10 errori comuni con le parole chiavi SEO

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10 errori comuni con le parole chiavi SEO: ecco alcuni accorgimenti in ottica Seo per un miglior posizionamento del tuo sito web.

Essere presenti su internet è una prerogativa imprescindibile per un brand; restarne fuori significherebbe limitare enormemente il proprio raggio d’azione sul mercato. Non a caso la rete ha raggiunto un livello di considerazione tale da competere, anzi surclassare, i classici mezzi di informazione.

Quindi ogni azienda che si rispetti, grande o piccola che sia, deve possedere uno spazio online che possa fungere da showroom virtuale, nel quale mostrare i propri servizi e prodotti agli utenti. Questo si verifica con la creazione di un sito web che rappresenta il punto di incontro con i visitatori, un vero e proprio veicolo pubblicitario col quale mettersi in mostra.

Per far ciò è necessario avvalersi di precise indicazioni, come l’ottimizzazione del sito stesso e (come abbiamo visto nei post precedenti) la realizzazione di contenuti redatti seguendo le direttive Seo. Tuttavia, a maggior ragione in quest’ultimo caso, risulta facile cadere in errore, limitando drasticamente la possibilità di incrementare le visualizzazioni del pubblico realmente interessato, rendendo vano tutto il lavoro svolto.

10 errori comuni

10 errori comuni con le parole chiave seo

La Seo, acronimo di Search Engine Optimization, è quella strategia volta a migliorare l’indicizzazione di un contenuto pubblicato all’interno del proprio sito. Rappresenta un fattore ormai indispensabile per una corretta pubblicità online. Elemento chiave di questo sistema è la scelta delle parole chiavi seo, le cosiddette keyword su cui improntare il testo.

In questo caso, non di rado, ci si può imbattere in possibili sbagli, soprattutto i giovani copywriter alle prese con le prime esperienze redazionali.

Come scegliere le parole chiave in ottica seo

10 errori comuni con le keyword Seo: per limitare i rischi ecco 10 suggerimenti per una scelta corretta a benefici di una migliore indicizzazione.

  1. Attenzione maggiore alla scelta delle parole chiave, ma scarsa considerazione del testo. Può sembrare un consiglio ovvio, ma in molti tralasciano questa considerazione, rendendo vani tutti gli sforzi profusi. Il contenuto, oltre ad essere stilato seguendo le indicazioni della Seo, deve risultare scritto in maniera corretta, senza errori grammaticali e soprattutto coinvolgente, in modo che il lettore possa appassionarsi o interessarsi al servizio proposto;
  2. Scelta di termini non attinenti al tema su cui si vuole incentrare il testo. Per catturare un maggio numero di visitatori spesso si scelgono parole chiave generici, di ampio richiamo e con percentuali di ricerca molto elevate. Tuttavia vi è il serio rischio di sconfinare oltre, trattando elementi non opportuni e soprattutto poco inerenti al contesto;
  3. Prediligere solo le espressioni più ricercate. Questo punto si collega direttamente al precedente. Può risultare controproducente prediligere le keyword aventi un elevato tasso di ricerca; al massimo possono essere utilizzate come secondarie. Ciò non garantisce un maggior numero di conversioni, in quanto molti consumatori sono interessati ad un aspetto specifico della tematica che viene proposta;
  4. Eccessiva ripetizione. Inserire continuamente gli stessi  vocaboli penalizza di gran lunga il posizionamento sui motori di ricerca. Uno stratagemma valido è quello di usufruire di sinonimi che facilitano l’inserimento delle cosiddette parole chiave secondarie, anch’esse assolutamente necessarie;
  5. Dimenticare di porle nei punti cruciali. Va bene non essere ripetitivi, ma i “punti cardini” vanno inseriti in posizioni strategiche. Ad esempi nel titolo, nella descrizione, negli H2, ad inizio, fine articolo e così via. Senza questi particolari i risultati sarebbero scadenti;
  6. Non basarsi sulla territorialità. Se ad esempio sei un professionista che opera prevalentemente nel territorio è opportuno attuare una ricerca geolocalizzata. Per un dentista di Firenze varie opzioni sarebbero: dentista a Firenze, pulizia denti a Firenze ecc;
  7. Non variareScrivere più testi con lo stesso contenuto principale è certamente controproducente, sia per una conseguente minor attenzione riscontrata da parte degli utenti che per gli scarsi risultati in merito al raggiungimento delle prime posizioni sulle ricerche Google;
  8. Non mettersi nei panni del proprio pubblico di riferimento. Spesso si dimentica un aspetto cruciale, ossia prestare attenzione alle richieste del consumatore. Bisogna quindi ipotizzare quali siano le ricerche che un utente effettua, nello specifico quali termini digita sul motore di ricerca;
  9. Poche keyword secondarie. Collegato strettamente al punto precedente, inserire ulteriori espressioni potenzialmente ricercate pertinenti, solitamente fino ad un massimo di 9 più quella principale, favorisce una migliore indicizzazione;
  10. Non verificare in quali parole chiave si è posizionati. questa è una grave dimenticanza che molti professionisti tendono a dimenticare. Osservare su quali aspetti si è ben indicizzati consente di attenzionare con più vigore verso quelli in cui è necessario porre dei rimedi.

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Gianluca Gentile