Ottimizzazione della conversione e test A/B

Condividi questo articolo

Ottimizzazione della conversione e test A/B

Ottimizzare le conversioni del tuo sito web/blog significa guadagnare. Se non sai da dove cominciare, ti aiutiamo noi con questa piccola guida. Un metodo affidabile ed efficace per ottenere l’ottimizzazione della conversione è svolgere lo “split testing” o “test A/B”.

Cos’è l’ottimizzazione delle conversioni?

In poche parole ottimizzazione della conversione significa aumentare il numero di visitatori del tuo sito web/blog che effettuano “realmente” un acquisto finale. Ma sono anche quei visitatori che incoraggiano uno specifico comportamento degli altri visitatori, come per esempio iscriversi ad una newsletter o partecipare ad un report gratuito.

Per provare devi provare! Cosa significa? Non saprai mai come reagirà il tuo sito web/blog se non attuerai dei cambiamenti. Una volta fatto e cambiato elementi singoli dovrai misurare l’impatto di questi cambiamenti sulle azioni dei visitatori. Le prime volte non saprai cosa fare, ma con il passare del tempo potrai perfezionare il tuo sito web/blog.

I vantaggi

Non è vero che più aumenta il traffico verso il proprio sito web/blog e più si guadagna. Devi concentrarti molto sul contenuto dei tuoi articoli, sulla SEO, sulla pubblicazione sui social media, la pubblicità e il nuovo contenuto.

Concentrarti sulla pubblicità e sul marketing è sicuramente una buona base di successo, ma non dimenticar i tuoi visitatori reali, potrebbero sentirsi trascurati e tu potresti perdere un bel guadagno.

L’ottimizzazione corretta della conversione che va prima compresa e incrementata, può farti ottenere molte più vendite e guadagni con lo stesso numero di visitatori. Spesso un piccolissimo cambiamento o una modifica impercettibile, fa sì che il tuo sito web/blog abbia tanti effetti positivi di contro.

Su questo articolo troverai anche tante idee su come migliorare il tuo sito web/blog.

L’ottimizzazione della conversione

Se ti stai chiedendo se devi concentrarti solo sull’ottimizzazione della conversione ti consigliamo di fare una prova con lo “split testing” o “test A/B” con i tuoi visitatori.

Esempio pratico 1:

hai 100 visitatori al mese sul tuo sito web, ma potrebbe essere difficile ottenere risultati statistici reali a causa del campione troppo piccolo. Il risultato del test A/B è: 50 visitatori vedono il pulsante A e 50 vedono il pulsante B. Queste cifre non sono una misura quantitativa sufficiente, ma puoi sempre provare ad ottenere informazioni utili.

Esempio pratico 2:

Hai più di mille visitatori, allora dovresti sicuramente implementare l’ottimizzazione della conversione. Per farlo puoi utilizzare dei plugin molto semplici da integrare e possono essere collegati e configurati con pochissimi clic.

I test A/B

Come funziona un test A/B? E’ semplicissimo. Innanzitutto devi creare due versioni di un elemento del sito e testarle per vedere quale dei due funziona meglio. Potresti provare con uno stile diverso, un tipo di pulsante di ordine, o magari una pagina di vendita con e senza video.

Ricordati sempre di fare una sola modifica. Se al contrario hai rivoluzionato troppi elementi non saprai mai quale dei tuoi cambiamenti sia stato quello giusto, oppure quello sbagliato da evitare.

Ti raccomandiamo di fare il confronto parallelo. I risultati che avrai devono essere comparati con lo stesso orario, lo stesso giorno e con le stesse modalità.

Optimizely.com

Se ti risulta facile effettuare il test A/B da solo, puoi svolgere il test A/B senza strumenti esterni. Il metodo più facile è creare due pagine di vendita di un prodotto e creare un elemento diverso per ogni pagina. Completa la pagina con la configurazione alternata delle due pagine da mostrare ai visitatori alternatamente così che possano visualizzare entrambe le pagine del prodotto.

Quando hai deciso quale periodo tenere in considerazione, dovrai misurare i risultati con uno strumento statistico, per confrontare i clic e il tasso di conversione delle due versioni. Controlla prima di fare tutto perché potrebbe essere costoso, costarti molto tempo ed essere complicato.

Se invece pensi che effettuare il test A/B sia per te un po’ difficile, ci sono programmi esterni che ti possono aiutare. Ad esempio puoi implementare con determinati strumenti di ottimizzazione della conversione, come optimizely.com.

Ti puoi registrare online ed effettuare un esperimento gratuitamente. La procedura è semplice:

esegui l’accesso

clicca su “nuovo esperimento”

assegna un nome e inserisci l’URL della pagina ottimizzata

premi invio ed avrai il risultato.

Subito dopo crea una modifica, e cambia un elemento della pagina, che puoi effettuare direttamente nello strumento optimizely.com, senza dover cambiare il codice del sito web/blog. Grazie a questo strumento puoi fare diverse modifiche e vedere cosa succede. Noi ti consigliamo di limitarti a sole due varianti.

La mossa successiva è specificare un obiettivo riguardo al comportamento dell’utente, se ad esempio l’utente finalizza l’acquisto, potresti concentrarti su una pagina di negozio “Grazie per l’acquisto”; oppure una pagina di conferma della registrazione di una newsletter, ecc.

Con Optimizely però, non puoi inserire il codice di tracciamento se vuoi migliorare i tuoi guadagni di affiliazione. Infatti non puoi specificare il sito del negozio del programma partner come destinazione finale, ma puoi contare i clic su un link di affiliazione.

Per ultimo dovrai pazientare. I dati non vengono raccolti in pochi secondi, ma devi aspettare che ci siano abbastanza dati per valutare quale opzione funziona meglio. Quando il lavoro sarà terminato saprai quale è la versione migliore, e quindi buttarti a capofitto nel tuo sito web/blog con questa versione.

Ricorda di fare un test A/B alla volta, prima termina un test e poi puoi iniziarne un altro. Inoltre quando il test è in corso devi ncorporare un riferimento al cookie di Optimizely nelle clausole sulla privacy del tuo sito web/blog e fornire un link opt-out.

La rilevanza

Come decidere quali varianti modificare. Sembrerebbe una scelta facile, ma non lo è e spesso due varianti portano a risultati molto simili, in questo caso la similitudine non è affidabilità. In termini statistici, l’affidabilità di “rilevanza” viene misurata con numeri da 0 a 100 in percentuale. Ovviamente maggiore è la percentuale, maggiore è la rilevanza e quindi l’affidabilità. Ma se ad esempio il risultato fosse 90%, significa che un 10% offre la possibilità che i due risultati siano uguali. Cerca sempre di raggiungere almeno il 95% di rilevanza e puoi usare anche Optimizely.com come strumento di analisi che permette di individuare la rilevanza nei risultati di ciascuna variante.

 

 

Condividi questo articolo

Rispondi

Gianluca Gentile